Diritti dei nonni. Ma anche doveri verso i nipoti

Diritti dei nonni. Ma anche doveri verso i nipoti

Diritto di visita dei nonni

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Tempo di lettura: 5 minuti

Diritti dei nonni. Ma anche doveri dei nonni verso i nipoti – Si tratta di un tema molto delicato afferente alla sfera più intima dell’individuo quale è quella familiare, con forti interferenze anche sulla crescita dei minori coinvolti.

Il ruolo sociale dei nonni

Come si sa, infatti, i nonni all’interno delle famiglie rappresentano figure fondamentali per lo sviluppo equilibrato e sereno dei nipoti, ma altresì di supporto a quei genitori che devono conciliare l’attività lavorativa con la gestione dei figli.

I nonni hanno un ruolo sociale importante, riconosciuto ormai anche a livello legislativo, basti pensare alla istituzione di vere e proprie giornate celebrative.

In Italia il 2 ottobre di ogni anno ricorre la festa dei nonni, istituita con L. 159/2005, al fine di celebrare il ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale (art. 1, co. 1), invitando peraltro le scuole a creare occasioni di discussione ed approfondimento delle tematiche relative al ruolo dei nonni all’interno delle famiglie e nella società (art. 1, co. 4).

Anche i dati ISTAT ci informano che sempre più i nonni partecipano alla vita dele giovani famiglie italiane, dal punto di vista del supporto organizzativo dei nipoti, ma anche dal punto di vista economico.

Ciò non toglie che occorra che la figura dei nonni venga mantenuta distinta da quella genitoriale agli occhi dei nipoti, i quali seppur possono, attraverso i racconti e gli insegnamenti dei nonni, coltivare il proprio senso di appartenenza alle origini della famiglia, devono aver ben chiaro quali siano le figure addette ad impartire l’educazione e gli insegnamenti fondamentali per la vita, ossia proprio i genitori.

In tal senso, è bene ricordare che la stessa Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per la corretta e armoniosa crescita del fanciullo incoraggia ad un clima familiare di felicità, amore e comprensione.

I conflitti familiari

L’alterazione degli equilibri tra i ruoli all’interno della famiglia può essere motivo di conflitto: spesso ci si trova di fronte a vere e proprie controversie giudiziarie originate dall’invadenza dei nonni, talvolta anche in buona fede o inconsapevole; o dal conflitto tra i genitori che sfocia in ripicche ai danni dei nonni, con veri e propri divieti di visita.

Si assiste altresì, in particolare in periodi di crisi economica, a conflitti a tema strettamente economico. 

A fare le spese di tali situazioni di gravi conflittualità è, in ultimo ed inevitabilmente, sempre il minore.

Per tali ragioni, con tale contributo, vogliamo approfondire il tema: nonni e nipoti diritti e doveri.

Cosa dice la legge

Nel panorama descritto, ma più ampiamente per recepire i cambiamenti sociali in atto, il legislatore è dovuto intervenire approntando la riforma, tanto attesa, del nostro Ordinamento giuridico in materia di filiazione e più ampiamente di diritto di famiglia.

Così il legislatore italiano ha introdotto interessanti novità non solo riguardanti i rapporti genitori-figli, ma anche quelli tra nonni, ossia tra gli ascendenti, e i nipoti.

Con il D.Lgs. 28/12/2013, n. 154 si sono introdotti due principi fondamentali che enucleano i principali diritti e doveri dei nonni in relazione al rapporto con i nipoti.

Da un lato, infatti, il legislatore ha riconosciuto ai sensi dell’art. 317 bis c.c. in capo agli ascendenti il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni, che si sostanzia per lo più sull’affermazione del diritto dei nonni a vedere i nipoti. 

Nel caso in cui l’esercizio di tale diritto venga ostacolato, i nonni possono ricorrere al giudice affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore.

Dall’altro lato, si sono previsti invece specifici obblighi, ai sensi dell’art. 316 bis c.c., a carico dei nonni ove i genitori dei minori siano impossibilitati, non avendo i mezzi sufficienti, ad adempiere i loro doveri nei confronti dei minori, attraverso la corresponsione del mantenimento.

Il diritto di visita dei nonni

Riprendiamo la disamina della materia dai diritti dei nonni e, dunque, da quanto previsto dall’art. 317 bis c.c.

Siffatta norma prevede il diritto dei nonni di vedere i nipoti e intrattenere con questi ultimi rapporti significativi, seppur col limite del rispetto dell’interesse superiore dei minori.

Ciò vuol dire che non esistono veri e propri diritti dei nonni sui nipoti, come adesso spiegheremo.

Scopo della norma è evidentemente quello di far permeare nel nostro sistema normativo il concetto di importanza che assume il ruolo dei nonni nella vita dei minori, attraverso la frequentazione con gli stessi, facenti parte della famiglia “allargata” cui fanno parte.

Ma occorre però specificare e tenere conto che il diritto di intrattenere con i minori rapporti significativi non opponibile ai minori stessi, bensì solo ai terzi.

Ciò vuol dire che il diritto dei nonni sopra enunciato è recessivo rispetto all’interesse, superiore, dei minori ad uno sviluppo equilibrato e sereno, scevro da turbamenti psico-fisici, tenendo in dovuta considerazione anche la volontà espressa dal minore avente più di dodici anni o che abbia dimostrato di avere capacità di discernimento.

La misura secondo la Cassazione è quella in cui tali relazioni si traducano in un beneficio per l’equilibrio psicofisico dei minori, posto che il loro interesse “deve costituire la considerazione determinante e, a seconda della propria natura e gravità, può prevalere su quello dei genitori o degli altri familiari” (Sent. 19780/2018).

Occorre dunque chiedersi quale sia l’interesse dei minori e su questo calibrare la frequentazione con gli ascendenti.

Effettuata tale disamina, ove la frequentazione, nelle diverse gradazioni possibili, sia compatibile con l’interesse superiore dei minori, allora il diritto dei nonni potrà ricevere specifica tutela, ove la sua esecuzione sia ostacolata da soggetti terzi, tra cui i genitori.

In tal senso, per comprendere quale sia l’effettiva applicazione di tale diritto riconosciuto ai nonni basti leggere l’ultima pronuncia, in ordine temporale, della Corte di Cassazione (Ordinanza 2881/2023).

L’assetto dato dal nostro legislatore alla materia appena descritta coincide con quanto previsto nella nostra Carta costituzionale (artt. 2 e 30), nonché a livello sovranazionale, nella Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali fornita dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (art. 8), nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (art. 24).

L’obbligo di mantenimento dei nonni

Come anticipato i nonni non hanno solo diritti, ma anche obblighi.

Si tratta dell’obbligo previsto dall’art. 316 bis c.c. di concorrere al mantenimento dei nipoti minori ove5 i genitori non abbiano i mezzi sufficienti per provvedervi.

Ben chiaro che l’obbligo di mantenimento spetta in via primaria ai genitori, pertanto ove uno di questi non possa o non voglia provvedervi, sarà l’altro genitore a doversi far carico per intero delle spese necessarie al sostentamento dei figli, con possibilità di rivalersi nei confronti del genitore inadempiente.

L’obbligo degli ascendenti, tra questi i nonni, di contribuire al mantenimento dei nipoti è dunque definito sussidiario rispetto a quello dei genitori e subordinato all’esperimento negativo dei tentativi di recupero delle somme non corrisposte da uno di questi, ovvero alla riscontrata effettiva impossibilità economica oggettiva di entrambi di coprire tutto o parte di quanto necessario al sostentamento dei figli.

Non solo trattasi, come visto sopra, di un obbligo che opera in via sussidiaria e subordinata alla valutazione dell’effettiva situazione dei genitori, ma che investe gli obbligati, ossia gli ascendenti in linea di padre e di madre, in via solidale, attraverso una valutazione comparativa della situazione patrimoniale e reddituale di tutti gli obbligati.

In ultimo, deve chiarirsi, in quanto fonte di molta confusione, che è errato ritenere il gesto di regalare dei doni ai nipoti possa sostituirsi all’obbligo di concorrere al mantenimento degli stessi, ove disposto dal Giudice.

Come affrontare i conflitti familiari

È evidente, da quanto sopra illustrato, che si tratta di una materia particolarmente delicata, in quanto coinvolgente interessi specifici dei minori la cui gestione può influenzare la crescita sana e equilibrata degli stessi.

È auspicabile sempre che all’interno delle famiglie si riesca a trovare una via conciliativa, ma ove manchi occorre che gli adulti coinvolti assumano consapevolezza del ruolo ricoperto e dell’importanza di affrontare la tematica attraverso gli occhi di un professionista della materia che possa indirizzare ad azioni certamente a difesa delle pretese della parte rappresentata, ma prima di tutto dei minori coinvolti.

Non esiste una buona difesa legale del soggetto rappresentato, in quanto genitore o nonno, che non tenga conto dell’interesse superiore dei minori.

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